E’ deceduto oggi a Palermo il papà di Antonino Agostino, nostro collega, trucidato insieme alla moglie in stato di gravidanza, 35 anni fa a Palermo, Antonino aveva 28 anni e la moglie Ida Castelluccio 19, una violenza inaudita, susseguitasi da una serie di depistaggi e che vide, il papà Vincenzo, impegnarsi fino all’ultimo giorno della sua vita a far si che gli autori dell’orrendo crimine fossero assicurati alla giustizia. Oggi Noi del Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti vogliamo esprimere nei confronti di quest’uomo il nostro totale apprezzamento per tutto ciò che ha fatto a seguito di quel grande dolore che segnò la sua vita in modo così profondo e per tutto quello che ha insegnato ai giovani.
PALERMO: MORTO VICENZO AGOSTINO PAPA’ DI ANTONINO. ESEMPIO DI AMORE PURO DI PADRE
Aveva giurato sulla tomba del figlio che avrebbe tagliato la sua barba solo quando gli assassini e i mandanti di quell’orriobile massacro avrebbero visto il cielo da dietro una sbarra.
dichiarazione del segretario generale MP Antonino ALLETTO: Era una afosa giornata d’estate il 5 agosto 1989, quando dei balordi trivellavano di colpi il nostro amico e collega Antonino AGOSTINO e la moglie Ida CASTELLUCCIO, quest’ultima, si scoprirà dopo,essere in stato di gravidanza. Fu un triplice omicidio che fece tanto scalpore ma che rischiava di arenarsi a causa di numerosi depistaggi, se non fosse stato per la caparbietà e l’amore verso il figlio, di Vincenzo Agostino, che ha lottato con tutta la sua forza affinché quell’orrendo crimine potesse avere giustizia con l’arresto degli esecutori e dei mandanti. Giurò davanti al mondo intero di non togliersi più la sua candita barba bianca fino a quando giustizia non fosse stata fatta. A tutt’oggi Vincenzo non avrebbe potuto radere la barba, poiché l’opera di giustizia da lui con il cuore in mano invocata, non si è ancora conclusa, considerato ché il procedimento penale a carico dell’ultimo boss di mafia non si è ancora concluso. Che la terra ti sia lieve Vincenzo gli uomini onesti di questo paese continueranno ad operare affinché chi si è macchiato di questo orrendo crimine ne paghi le giuste conseguenze.
Roma, 21 aprile 2024